domenica 6 maggio 2012

La mia famiglia

La mia famiglia
Secondo me la mia famiglia è molto divertente soprattutto i miei genitori, che ne combinano di tutti i colori. Da non escludere sono i miei nonni e i miei zii perchè anche loro lasciano la propria traccia in ogni posto nel quale si trovano,sono successi molti episodi divertenti ma adesso quello che mi viene in mente è solo uno.Due anni fa la vigilia di Natale andammo a casa dei miei nonni, ci eravamo tutti: io, i miei genitori,i miei nonni e i miei zii; alle otto andammo a tavola perchè la cena era pronta, dopo aver mangiato scartammo i regali ma mio nonno bevendo un bicchiere di troppo cominciò a cantare e dopo due minuti si sentì un gran rumore, era caduto all'indietro con la sedia trascinando con sè tutta la tovaglia così andammo a vedere cosa era successo, lui era sdraiato in terra e rideva poi si alzò e la serata continuò giocando e scherzando. Sono sicura che quel Natale non lo scorderò mai più perchè fu troppo divertente.
Sendy Giamattei.


IL LAGO IN CUCINA

IL LAGO IN CUCINA

STORIA UMORISTICA
Quando ero piccola creavo, sempre delle situazioni divertenti, soprattutto quando mi annoiavo e non sapevo cosa fare. L’episodio più comico che mi ricordo è stato quando avevo due anni e chiusi di proposito la porta mentre mamma era in garage, anzi quando era ormai davanti a me. Come dicevo mi stavo annoiando, mamma era scesa a prendere dei tovaglioli in garage ed io ero sola in casa. Quando la vidi salire l’ultimo scalino, con la faccia birichina la salutai e chiusi la porta, che lei aveva lasciato aperta. Urlando mi disse: ”Chiara, apri la porta” ed io la snobbai mettendomi a sedere sul divano. Non lasciandole altra scelta la mamma chiamò il vicino che la aiutò a rompere il vetro del salotto ed ad entrare in casa, sfortunatamente aveva lasciato una pentola, con l’acqua, sul fuoco e questa, fuoriuscendo aveva allagato tutta la cucina. Ma non solo, io vedendo l’acqua corsi a prendere la paperetta che usavo per fare la doccia e iniziai a giocare, bagnandomi completamente quando il lago si era freddato. Appena la mamma rientrò mi chiese spiegazioni ed io risposi: “mi stavo annoiando, volevo giocare” facendo la tipica faccia da innocente.


Conversazione basata su questa umorisica....( la cosa più...divertente!!)
Mirco: La mia mamma mi faceva scivolare al mare su un cartello
Jamila: Io non le faccio mai le cose divertenti
Gilda: Al mare la cosa divertente è stato andare sul canotto con le onde e il babbo mi faceva fare i salti
Francesca: Sono andata al parco di via Giotto e la mia nonna  ha dato la schiaccia ai colombi e ne sono arrivati tanti
Noemi: Rotolarsi sulla spiaggia al mare
Lorenzo G: Sono andato al mare ho preso la paletta e ho scavato
Chiara: Sona andata al parco dell'Uccellina e c'era una volpe ha mangiato il pane
Matteo B: quando babbo al mare mi sotterra sotto la sabbia
Federico: Al mare ho preso la paletta ho scavato tanto e ho trovato l'acqua
Sonia: Al mare quando ho scavato con la paletta insieme al mio babbo
Jamila: Io mi diverto quando mamma si arrabbia
Benedetta: Mio fratello ha scavato una buca grande e io mi sono messa dentro
Eleonora: Un granchi mi ha morso un dito
Andrea: La mia mamma e mio fratello hanno fatto i tuffi
Sonia: Poi abbiamo messo Annalisa dentro la buca
Matteo T. : Mio cugino ha lanciato la palla in testa al mio babbo
Rossella: Ho scavato una buca con una mia amica
Alessandro T: Sono andato al mare e ho giocato fino a sera
Ferdinando: Mi piace e mi diverte aiutare mia mamma a fare i gelati

mercoledì 25 aprile 2012

Il fantasma di Roccarotonda

Il fantasma
di Roccarotonda

Sono il fantasma
di Roccarotonda
ed esco fuori
a notte fonda!
Sui vetri picchio;
sui muri batto,
in terra striscio
e faccio il matto.
Il visconte scappa lesto
con le mutande dentro al cesto;
la viscontessa, mamma mia,
coi bigodini scappa via.
Il viscontino, se arriva qui,
dalla paura si fa pipì.
Io picchio, ronfo, gratto, tiro
tutto il castello prendo in giro!
Chiudo le porte col chiavistello
poi le spalanco con un martello.

E poi vado giù in cantina
e mi faccio una bevutina
di spumante sopraffino
e di vino,
 divento un po' allegrotto,
ballo la samba e il minuetto,
poi mi nascondo sotto il letto
nella torre di Roccarotonda
quando in cielo, la luna è tonda.
E se russo che male fo?
Qualcuno di certo spaventerò...


 

sabato 17 marzo 2012

Nel bosco

Inventiamo una storia che abbia come sfondo integratore la paura

Una bambina è nel bosco e sta piangendo, perchè era andata con la mamma e la sorella a fare un pic-nic, quando all'improvviso è arrivato il lupo che faceva uhh!! uhh!! E si mangia la mamma e la sorella.
La bambina riesce a scappare, ha paura di essere mangiata e corre, corre corre e sbatte contro un albero. Gli esce del sangue dal naso, cade, si rimette a correre lasciando tracce di sangue.
Il lupo vede le tracce di sangue e riesce a seguirla, però il lupo cammina molto piano perchè ha la pancia piena. E' molto ciccione e non riesce a raggiungere la bambina. Così invece di correre il lupo comincia a rotolare per riuscire a raggiungere la bambina.
La bimba continua a correre ed arriva al centro del bosco, non sa più da che parte andare, ad un tratto si ferma, si guarda intorno e vede una caverna.
E' molto stanca e decide di entrare per potersi riposare ma, ad un certo punto sente un rumore e si accorge che nella caverna c'è una orsa.
Così scappa ancora, perchè ha paura che l'orsa possa mangiarla. Corre e corre e arriva in città cerca la sua casa ed il suo babbo che era a lavoro.
La bambina incontra la polizia: gli chiede aiuto!! Gli racconta tutto quello che è successo e la riaccompagna a casa dove viene informato subito anche il babbo. Il babbo è disperato perchè la mamma e la sorella sono nella pancia del lupo. Il babbo e la bambina vanno nel bosco a cercare il lupo, riescono a trovarlo lo uccidono, ma dalla pancia escono non la mamma e la sorella ma due streghe. Nel bosco era passato un mago che le aveva liberate e nella pancia del lupo aveva messo due streghe.
Il babbo e la bambina continuarono a cercare nel bosco...finchè le trovare sane e salve!!!



lunedì 5 marzo 2012

Storia di un pagliaccio

Inventiamo una storia che abbia come sfondo integratore la felicità
C'era una volta un pagliaccio che aveva in mano un palloncino con disegnato gli occhi e bocca.
C'era anche il Coccodrillo Pippo che stava nuotando nell'acqua.
Mentre nuotava, vicino c'era la medusa Pimpa che gli dice:
Ciao come ti chiami?
Io mi chiamo Pimpa e tu? Io sono il coccodrillo Pippo. Perchè non diventiamo amici??
La medusa Pimpa risponde...
Va bene così possiamo giocare insieme e ci possiamo divertire tanto!
E così Pimpa e Pippo diventarono amici.
Intanto il palloncino faceva domande al pagliaccio....
Come ti chiami? Io sono Bolla di Gas!!
Ed il pagliaccio:
Io sono pagliaccio Nasone. Vuoi venire al mio circo così facciamo un numero insieme?
Bolla di Gas accettò ...
Vieni con me.......ti faccio volare in alto e poi si torna a terra!
Così Nasone e Bolla di Gas volarono in alto nel cielo e trasportati dal vento atterrarono giù facendo divertire tutti i bambini.



lunedì 20 febbraio 2012

Festa di carnevale

Vi mandiamo le foto della nostra festa di carnevale!
Siamo tutti mascherati!!!
Ci riconoscete?????

venerdì 10 febbraio 2012

CHE PAURA

Era notte fonda, in casa c'eravamo solo io e mio fratello e si sentirono rumori che provenivano da fuori.
Ad un certo punto un TOC TOC !!! alla porta .
Chi stava bussando a quell'ora??? Stavamo guardando la televisione e pensavamo che quel rumore facesse parte del film. Esso era divertente. Tra una risata e l'altra sentimmo la finestra sbattere. La casa era buia, l'unica luce proveniva dalla tv.
Nel giro di un quarto d'ora sentimmo provenire dal piano di sopra sbattere la porta, rumori di scarpe, i mobili che si spostavano e piccole urla.
Eravamo molto impauriti allora girammo la casa con una torcia, ma era tutto normale.
Fuori pioveva. Dal piano superiore sentimmo la voce dei proprietari dell'abitazione e ci tranquillizzammo.
Ma chi c'era fuori alla porta??
Chiamammo i nostri genitori che arrivarono poco dopo.
Appena entrarono in casa ci chiesero: Come mai non avete aperto alla nonna?
Dice che sta aspettando qui da un'ora e che voleva le uova per fare un dolce.
Ci tranquillizzammo e scoppiammo in una risata!!!!

Osserviamo le tue foto che esprimono sentimenti opposti....
Paura

PROIETTATA  L' IMMAGINE (BIMBO CHE SI COPRE GLI OCCHI)
I BAMBINI SONO INVITATI A DIRE CIO’ CHE VEDONO E PERCHE’ IL BIMBO E’ IN QUELLA POSIZIONE
                 
ALICE – HA PAURA
FERDINANDO – SI TAPPA GLI OCCHI POTREBBE AVER VISTO UNO SCHELETRO
CHIARA - E’ ANDATO IN AFRICA E HA VISTO UN LEONE
MATTEO B. – E’ AFFONDATA LA NAVE
MATTEO C. – FORSE LA SUA MAMMA HA BRONTOLATO PERCHE’ NON GLI DAVA RETTA, PERCHE’ QUANDO VA FUORI A GIOCARE SI ALLONTANA
CHIARA – SI TAPPA GLI OCCHI PERCHE’ IL SUO BABBO L’HA SGRIDATO PERCHE’ IL PAPA’ GLI VOLEVA FAR FARE MERENDA E LUI VOLEVA GIOCARE
MATTEO B.  - FORSE GIOCAVA A NASCONDINO

IMITIAMO IL BAMBINO. CHIUDO GLI OCCHI QUANDO:

FERDINANDO – CI SONO I MOSTRI
MATTEOC. – VEDO UN FILM CHE MI FA PAURA

Felicità

PROIETTATA  L' IMMAGINE (BIMBI CHE RIDONO)
I BAMBINI SONO INVITATI A DIRE CIO’ CHE VEDONO E PERCHE’

FERDINANDO – RIDONO
SELENE – HANNO GIOCATO A UN GIOCO DIVERTENTE
FRANCESCO – SONO FELICI PERCHE’ E’ TORNATA LA MAMMA
DANIELE – HANNO FATTO UNA COSA DIVERTENTE
MATTEO C. – LA MAMMA GLI FA IL SOLLETICO
MATTEO B – SONO FELICI PERCHE’ E’ CARNEVALE
FEDERICO – NON HANNO VISTO UN FILM PAUROSO
CHIARA – SONO FELICI
ed ora imitiamole.............





UNA NOTTE PAUROSA

Era notte fonda. In casa c'eravamo solo io e mia sorella e sentivamo rumori provenire da fuori.
Ad un certo punto un TOC TOC !!! alla porta, chi stava bussando a quell'ora??
Andammo ad aprire è una signora, vecchia con stracci; ci disse di non far cadere una rosa destinata ai nostri genitori e con aria paurosa ci consegnò questo fiore.
Allora io e mia sorella ci mettemmo a fissarla e, dopo poco, i petali iniziarono a cambiare colore da rosso a blu e poi viola.
Bussarono nuovamente alla porta ed io andai ad aprire, era il postino con una busta per mia sorella, lei andò di corsa alla porta ma distrattamente fece cadere la rosa.
Appena mia sorella si accorse del disastro iniziò ad urlare ed io iniziai a consolarla, in quel momento entrarono i miei genitori, iniziarono a chiedersi chi fossimo e ci buttarono fuori di casa.
In cortile c'era la signora che ci aveva donato la rosa, e con aria stupita ci prese le mani e ci portò in paradiso dove incontrammo molto persone.
Quando ci iniziammo a divertire la signora ci riportò sulla terra e ci disse che dovevamo compiere una buona azione , così aiutammo una vecchia a riprendere il suo gatto, che era finito su un albero, e dopo una voce mi chiamò: “ CHIARA! “ Era la mamma che mi chiamava per andare a scuola. Era tutto un sogno!!!

Dopo la lettura della storia i bambini osservano "L'urlo di Munch" e imitano l'espressione di paura


LETTURA D’IMMAGINE : L’URLO

ANDREA – VEDO …..
LORENZO – MEDUDA, NON LO SO
FERDINANDO – I CAPELLI
ALESSANDRO – UNA DONNA
JAMILA – VEDO UNA DONNA CHE URLA
ROSSELLA – VEDO UN URLO
MATTEO B. – SEMBRA UNA DONNA UN PO’ STUPIDA CHE URLA PERCHE’ E’ ARRABBIATA
JAMILA – URLA PERCHE’ E’ IN PERICOLO
MATTEO C. – FORSE E’ UNA DONNA O UN UOMO CHE HA FATTO UN BRUTTO SOGNO
MATTEO T. – FORSE E’ UNA DONNA CHE HA PAURA DEI FANTASMI
FERDINANDO – E’ UN ALIENO FEMMINA
ROSSELLA – E’ UNA DONNA PELATA
LORENZO – GLI OCCHI SONO TONDI
ROSSELLA – LA BOCCA E’ APERTA COME SE STESSE URLANDO, VEDO LO SPAZIO CON STRISCE ARANCIONI
MATTEO C. – E’ VECCHIA
JAMILA – E’ VECCHIA PERCHE’ E’ PELATA
ROSSELLA – HA IL MENTO LUNGO
MATTEO B – ASSOMIGLIA ALLA MIA NONNA


sabato 4 febbraio 2012

UNA NOTTE DI PAURA

Sentimmo un “ TOC TOC “ alla porta......
Eravamo io e mio fratello da soli, in una notte fonda.... Andammo ad aprire tutti preoccupati poi alla fine scoprimmo che erano solamente Margherita e Alessandro.
Quel fruscio delle foglie, la luce lampeggiare da fuori e strano odori provenienti dal cancello; tremavamo dalla paura.
Io ed Alessandro andammo di sopra a guardare dei film comici e giocare a darci delle cuscinate. Parlammo un po' di noi e della nostra vita. Ad un tratto ci fermammo, vedemmo una luce accecante rossa , proveniente dalla finestra. Scendemmo impauriti a raccontare tutto ai nostri fratelli.
Cosa ci stava succedendo?
Vedevamo cose che non esistevano, sentivamo rumori strani......”Bhà chi lo sà”
Dovevano distrarci....
Passarono ore e ore...
Arrivata la mezzanotte decidemmo di fare uno spuntino.
Incominciarono a sentirsi voci dal piano di sopra, sempre più forte. Il telefono squillò …..era nostra madre che chiedeva se era tutto apposto. Risposi di sì!
Dovevamo vedere che cosa stesse succedendo di sopra  e cosa fossero quelle voci preoccupanti.
Inoltre rimasi sul divano ad aspettare, quando sentii mio fratello e gli altri che stavano ridendo, non ci capì più niente.....Non dovrebbero ridere, ma piangere dalla paura.
Quella notte si faceva davvero strana.
Mio fratello mi disse che quei rumori erano soltanto rumori della televisione , colpa di mia madre.
Scoppiammo a ridere!!! Ah dimenticai quel forte fruscio delle foglie , era il vento, la luce accecante era la luce laser che aveva usato il vicino per uscire di casa.
Era stata una serata davvero paurosa , ma in fondo ci siamo divertiti.

I bambini della scuola dell'infanzia dopo la lettura hanno detto:
ALESSIO – HO PAURA DELLA TIGRE
MATTEO B – DI UN SOGNO DEI LUPI CHE MI MANGIAVANO
SIRIA – L’ORSACCHIOTTO GIALLO
MATTIA – IO NON HO PAURA, HO PAURA DEL MOSTRO GRANDE
JAMILA – NON HO PAURA DI NIENTE
CHIARA – NIENTE
DANIELE – NON HO PAURA
ALESSANDRO – DELLA BEFANA
SELENE – DI MIO FRATELLO
MATTHIAS – NON HO PAURA DEI MOSTRI PERCHE’ LI AMMAZZO E LI BUTTO VIA
ISABEL – NIENTE
JASTIN – GLI SCHELETRI LA MIA MAMMA LI HA SOGNATI
MATTEO T – NIENTE
LIA – NIENTE
ALICE – NIENTE
FERDINANDO – NIENTE
ANDREA – HO SOGNATO IL BOBO CHE MI MANGIA
CURTI – I MOSTRI
FRANCESCO P – DEI COCCODRILLI
VITTORIO – LA PORTA CHIUSA, HO PAURA DEI MOSTRI


Una notte da paura

Era notte profonda, in casa c'eravamo solo io e mia sorella, si sentivano rumori che provenivano da fuori. Ad un certo punto un tock tock alla porta.
Chi stava bussando a quell'ora ? Rex il nostro cane iniziò ad abbaiare dal salotto “ è mamma è mamma! “
Strillò mia sorella Edith saltellando giù dal letto. Decisi di fermarla prima che aprisse la porta a qualche sconosciuto. Non poteva essere la mamma perchè se fosse stata lei avrebbe usato le chiavi. Fermai Edith appena in tempo “ stai ferma incosciente...e se fosse il BOBO NERO??”
Un piccolo brivido percorse il corpicino impigiamato di mia sorella. Andai a vedere chi era alla porta a quell'ora di notte.
Guardai attraverso lo spioncino, non c'era nessuno. Feci per tornare a letto insieme a mia sorella, ma sentimmo bussare di nuovo, tornai a vedere e davanti alla porta c'era un bambino dai capelli bianchi, la pelle candida, gli occhi di ghiaccio senza ombra ed, indossava un vestito bianco.
Rex iniziò ad abbaiare e filammo nel seminterrato, correndo urtai la scatoletta giocattolo di un pupazzo a molla con cui giocavo da piccola; il cagnolino lo raccolse subito da terra e se lo portò dietro.
Una volta dentro ci nascondemmo dietro ad un enorme scatolone. Finalmente potemmo tirare un sospiro di sollievo, almeno sembrava così. Si sentirono degli schicchiolii provenienti da dietro un baule. Trattenemmo il fiato, una presenza si avvicinava verso di noi. Era uno scheletro che camminava nella nostra direzione, tutti e due urlammo di paura.
Rex gli si parò davanti, posò la scatola giocattolo e le diede un colpetto con il naso. Come un fulmine scattò fuori il pupazzo lo scheletro cacciò un urlo di terrore e sparì.
Da quella notte nessun fantasma o scheletro ci venne a disturbare.