Vi mandiamo le foto della nostra festa di carnevale!
Siamo tutti mascherati!!!
Ci riconoscete?????
“Promuovere lo sviluppo armonico ed integrale di tutte le dimensioni della persona” ossia realizzare un percorso in continuità, che abbia una valenza fortemente orientativa ed unitaria e consenta di utilizzare molte possibilità di strategie di lavoro cooperativo attraverso anche l’uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica. Proporre un’occasione nuova e diversa per una maturazione dell’identità psico-fisico-relazionale dei bambini utilizzando i ragazzi grandi come tutor.
lunedì 20 febbraio 2012
venerdì 10 febbraio 2012
CHE PAURA
Era notte fonda, in casa c'eravamo solo io e mio fratello e si sentirono rumori che provenivano da fuori.
Ad un certo punto un TOC TOC !!! alla porta .
Chi stava bussando a quell'ora??? Stavamo guardando la televisione e pensavamo che quel rumore facesse parte del film. Esso era divertente. Tra una risata e l'altra sentimmo la finestra sbattere. La casa era buia, l'unica luce proveniva dalla tv.
Nel giro di un quarto d'ora sentimmo provenire dal piano di sopra sbattere la porta, rumori di scarpe, i mobili che si spostavano e piccole urla.
Eravamo molto impauriti allora girammo la casa con una torcia, ma era tutto normale.
Fuori pioveva. Dal piano superiore sentimmo la voce dei proprietari dell'abitazione e ci tranquillizzammo.
Ma chi c'era fuori alla porta??
Chiamammo i nostri genitori che arrivarono poco dopo.
Appena entrarono in casa ci chiesero: Come mai non avete aperto alla nonna?
Dice che sta aspettando qui da un'ora e che voleva le uova per fare un dolce.
Ci tranquillizzammo e scoppiammo in una risata!!!!
Osserviamo le tue foto che esprimono sentimenti opposti....
Paura
PROIETTATA L' IMMAGINE (BIMBO CHE SI COPRE GLI OCCHI)
I BAMBINI SONO INVITATI A DIRE CIO’ CHE VEDONO E PERCHE’ IL BIMBO E’ IN QUELLA POSIZIONE
ALICE – HA PAURA
FERDINANDO – SI TAPPA GLI OCCHI POTREBBE AVER VISTO UNO SCHELETRO
CHIARA - E’ ANDATO IN AFRICA E HA VISTO UN LEONE
MATTEO B. – E’ AFFONDATA LA NAVE
MATTEO C. – FORSE LA SUA MAMMA HA BRONTOLATO PERCHE’ NON GLI DAVA RETTA, PERCHE’ QUANDO VA FUORI A GIOCARE SI ALLONTANA
CHIARA – SI TAPPA GLI OCCHI PERCHE’ IL SUO BABBO L’HA SGRIDATO PERCHE’ IL PAPA’ GLI VOLEVA FAR FARE MERENDA E LUI VOLEVA GIOCARE
MATTEO B. - FORSE GIOCAVA A NASCONDINO
IMITIAMO IL BAMBINO. CHIUDO GLI OCCHI QUANDO:
FERDINANDO – CI SONO I MOSTRI
MATTEOC. – VEDO UN FILM CHE MI FA PAURA
Felicità
PROIETTATA L' IMMAGINE (BIMBI CHE RIDONO)
I BAMBINI SONO INVITATI A DIRE CIO’ CHE VEDONO E PERCHE’
FERDINANDO – RIDONO
SELENE – HANNO GIOCATO A UN GIOCO DIVERTENTE
FRANCESCO – SONO FELICI PERCHE’ E’ TORNATA LA MAMMA
DANIELE – HANNO FATTO UNA COSA DIVERTENTE
MATTEO C. – LA MAMMA GLI FA IL SOLLETICO
MATTEO B – SONO FELICI PERCHE’ E’ CARNEVALE
FEDERICO – NON HANNO VISTO UN FILM PAUROSO
CHIARA – SONO FELICI
ed ora imitiamole.............
UNA NOTTE PAUROSA
Era notte fonda. In casa c'eravamo solo io e mia sorella e sentivamo rumori provenire da fuori.
Ad un certo punto un TOC TOC !!! alla porta, chi stava bussando a quell'ora??
Andammo ad aprire è una signora, vecchia con stracci; ci disse di non far cadere una rosa destinata ai nostri genitori e con aria paurosa ci consegnò questo fiore.
Allora io e mia sorella ci mettemmo a fissarla e, dopo poco, i petali iniziarono a cambiare colore da rosso a blu e poi viola.
Bussarono nuovamente alla porta ed io andai ad aprire, era il postino con una busta per mia sorella, lei andò di corsa alla porta ma distrattamente fece cadere la rosa.
Appena mia sorella si accorse del disastro iniziò ad urlare ed io iniziai a consolarla, in quel momento entrarono i miei genitori, iniziarono a chiedersi chi fossimo e ci buttarono fuori di casa.
In cortile c'era la signora che ci aveva donato la rosa, e con aria stupita ci prese le mani e ci portò in paradiso dove incontrammo molto persone.
Quando ci iniziammo a divertire la signora ci riportò sulla terra e ci disse che dovevamo compiere una buona azione , così aiutammo una vecchia a riprendere il suo gatto, che era finito su un albero, e dopo una voce mi chiamò: “ CHIARA! “ Era la mamma che mi chiamava per andare a scuola. Era tutto un sogno!!!
Dopo la lettura della storia i bambini osservano "L'urlo di Munch" e imitano l'espressione di paura
Dopo la lettura della storia i bambini osservano "L'urlo di Munch" e imitano l'espressione di paura
LETTURA D’IMMAGINE : L’URLO
ANDREA – VEDO …..
LORENZO – MEDUDA, NON LO SO
FERDINANDO – I CAPELLI
ALESSANDRO – UNA DONNA
JAMILA – VEDO UNA DONNA CHE URLA
ROSSELLA – VEDO UN URLO
MATTEO B. – SEMBRA UNA DONNA UN PO’ STUPIDA CHE URLA PERCHE’ E’ ARRABBIATA
JAMILA – URLA PERCHE’ E’ IN PERICOLO
MATTEO C. – FORSE E’ UNA DONNA O UN UOMO CHE HA FATTO UN BRUTTO SOGNO
MATTEO T. – FORSE E’ UNA DONNA CHE HA PAURA DEI FANTASMI
FERDINANDO – E’ UN ALIENO FEMMINA
ROSSELLA – E’ UNA DONNA PELATA
LORENZO – GLI OCCHI SONO TONDI
ROSSELLA – LA BOCCA E’ APERTA COME SE STESSE URLANDO, VEDO LO SPAZIO CON STRISCE ARANCIONI
MATTEO C. – E’ VECCHIA
JAMILA – E’ VECCHIA PERCHE’ E’ PELATA
ROSSELLA – HA IL MENTO LUNGO
MATTEO B – ASSOMIGLIA ALLA MIA NONNA
sabato 4 febbraio 2012
UNA NOTTE DI PAURA
Sentimmo un “ TOC TOC “ alla porta......
Eravamo io e mio fratello da soli, in una notte fonda.... Andammo ad aprire tutti preoccupati poi alla fine scoprimmo che erano solamente Margherita e Alessandro.
Eravamo io e mio fratello da soli, in una notte fonda.... Andammo ad aprire tutti preoccupati poi alla fine scoprimmo che erano solamente Margherita e Alessandro.
Quel fruscio delle foglie, la luce lampeggiare da fuori e strano odori provenienti dal cancello; tremavamo dalla paura.
Io ed Alessandro andammo di sopra a guardare dei film comici e giocare a darci delle cuscinate. Parlammo un po' di noi e della nostra vita. Ad un tratto ci fermammo, vedemmo una luce accecante rossa , proveniente dalla finestra. Scendemmo impauriti a raccontare tutto ai nostri fratelli.
Cosa ci stava succedendo?
Vedevamo cose che non esistevano, sentivamo rumori strani......”Bhà chi lo sà”
Dovevano distrarci....
Passarono ore e ore...
Arrivata la mezzanotte decidemmo di fare uno spuntino.
Incominciarono a sentirsi voci dal piano di sopra, sempre più forte. Il telefono squillò …..era nostra madre che chiedeva se era tutto apposto. Risposi di sì!
Dovevamo vedere che cosa stesse succedendo di sopra e cosa fossero quelle voci preoccupanti.
Inoltre rimasi sul divano ad aspettare, quando sentii mio fratello e gli altri che stavano ridendo, non ci capì più niente.....Non dovrebbero ridere, ma piangere dalla paura.
Quella notte si faceva davvero strana.
Mio fratello mi disse che quei rumori erano soltanto rumori della televisione , colpa di mia madre.
Scoppiammo a ridere!!! Ah dimenticai quel forte fruscio delle foglie , era il vento, la luce accecante era la luce laser che aveva usato il vicino per uscire di casa.
Era stata una serata davvero paurosa , ma in fondo ci siamo divertiti.
I bambini della scuola dell'infanzia dopo la lettura hanno detto:
ALESSIO – HO PAURA DELLA TIGRE
MATTEO B – DI UN SOGNO DEI LUPI CHE MI MANGIAVANO
SIRIA – L’ORSACCHIOTTO GIALLO
MATTIA – IO NON HO PAURA, HO PAURA DEL MOSTRO GRANDE
JAMILA – NON HO PAURA DI NIENTE
CHIARA – NIENTE
DANIELE – NON HO PAURA
ALESSANDRO – DELLA BEFANA
SELENE – DI MIO FRATELLO
MATTHIAS – NON HO PAURA DEI MOSTRI PERCHE’ LI AMMAZZO E LI BUTTO VIA
ISABEL – NIENTE
JASTIN – GLI SCHELETRI LA MIA MAMMA LI HA SOGNATI
MATTEO T – NIENTE
LIA – NIENTE
ALICE – NIENTE
FERDINANDO – NIENTE
ANDREA – HO SOGNATO IL BOBO CHE MI MANGIA
CURTI – I MOSTRI
FRANCESCO P – DEI COCCODRILLI
VITTORIO – LA PORTA CHIUSA, HO PAURA DEI MOSTRI
Una notte da paura
Era notte profonda, in casa c'eravamo solo io e mia sorella, si sentivano rumori che provenivano da fuori. Ad un certo punto un tock tock alla porta.
Chi stava bussando a quell'ora ? Rex il nostro cane iniziò ad abbaiare dal salotto “ è mamma è mamma! “
Strillò mia sorella Edith saltellando giù dal letto. Decisi di fermarla prima che aprisse la porta a qualche sconosciuto. Non poteva essere la mamma perchè se fosse stata lei avrebbe usato le chiavi. Fermai Edith appena in tempo “ stai ferma incosciente...e se fosse il BOBO NERO??”
Un piccolo brivido percorse il corpicino impigiamato di mia sorella. Andai a vedere chi era alla porta a quell'ora di notte.
Guardai attraverso lo spioncino, non c'era nessuno. Feci per tornare a letto insieme a mia sorella, ma sentimmo bussare di nuovo, tornai a vedere e davanti alla porta c'era un bambino dai capelli bianchi, la pelle candida, gli occhi di ghiaccio senza ombra ed, indossava un vestito bianco.
Rex iniziò ad abbaiare e filammo nel seminterrato, correndo urtai la scatoletta giocattolo di un pupazzo a molla con cui giocavo da piccola; il cagnolino lo raccolse subito da terra e se lo portò dietro.
Una volta dentro ci nascondemmo dietro ad un enorme scatolone. Finalmente potemmo tirare un sospiro di sollievo, almeno sembrava così. Si sentirono degli schicchiolii provenienti da dietro un baule. Trattenemmo il fiato, una presenza si avvicinava verso di noi. Era uno scheletro che camminava nella nostra direzione, tutti e due urlammo di paura.
Rex gli si parò davanti, posò la scatola giocattolo e le diede un colpetto con il naso. Come un fulmine scattò fuori il pupazzo lo scheletro cacciò un urlo di terrore e sparì.
Chi stava bussando a quell'ora ? Rex il nostro cane iniziò ad abbaiare dal salotto “ è mamma è mamma! “
Strillò mia sorella Edith saltellando giù dal letto. Decisi di fermarla prima che aprisse la porta a qualche sconosciuto. Non poteva essere la mamma perchè se fosse stata lei avrebbe usato le chiavi. Fermai Edith appena in tempo “ stai ferma incosciente...e se fosse il BOBO NERO??”
Un piccolo brivido percorse il corpicino impigiamato di mia sorella. Andai a vedere chi era alla porta a quell'ora di notte.
Guardai attraverso lo spioncino, non c'era nessuno. Feci per tornare a letto insieme a mia sorella, ma sentimmo bussare di nuovo, tornai a vedere e davanti alla porta c'era un bambino dai capelli bianchi, la pelle candida, gli occhi di ghiaccio senza ombra ed, indossava un vestito bianco.
Rex iniziò ad abbaiare e filammo nel seminterrato, correndo urtai la scatoletta giocattolo di un pupazzo a molla con cui giocavo da piccola; il cagnolino lo raccolse subito da terra e se lo portò dietro.
Una volta dentro ci nascondemmo dietro ad un enorme scatolone. Finalmente potemmo tirare un sospiro di sollievo, almeno sembrava così. Si sentirono degli schicchiolii provenienti da dietro un baule. Trattenemmo il fiato, una presenza si avvicinava verso di noi. Era uno scheletro che camminava nella nostra direzione, tutti e due urlammo di paura.
Rex gli si parò davanti, posò la scatola giocattolo e le diede un colpetto con il naso. Come un fulmine scattò fuori il pupazzo lo scheletro cacciò un urlo di terrore e sparì.
Da quella notte nessun fantasma o scheletro ci venne a disturbare.
Iscriviti a:
Post (Atom)